Alcuni consigli per i vostri Bulldogs :

Nel primo anno di vita, il cucciolo raggiunge la crescita di un ragazzo di 14 anni. Questo periodo rappresenta quindi una fase fondamentale, che determinerà tutta la vita successiva del vostro bulldog.

Sarà proprio in questo anno che il vostro cucciolo avrà bisogno da parte vostra di tutte le attenzioni possibili, sia dal punto di vista dell’educazione, sia delle cure veterinarie, sia dell’alimentazione. In particolare, per quanto riguarda quest’ultimo punto, dovete sempre considerare che se il vostro cane da adulto diventerà bello e si manterrà sano, lo dovrà in gran parte a ciò che gli avete fatto trovare ogni giorno nella ciotola della pappa, sin dai primi mesi.

La crescita del vostro Bulldog deve essere attentamente controllata per garantire uno sviluppo armonico ed evitare numerose patologie ossee che si osservano in questi animali quanto sottoposti a diete sbagliate. Il tuo veterinario di saprà consigliare l’alimento adatto a ogni fase della crescita. Alcuni proprietari preferiscono fornire al proprio cane un’alimentazione basata su prodotti freschi. Il rischio di commettere errori nutrizionali in questo caso è molto maggiore ed occorre attenersi ai consigli dal veterinario per comporre una dieta equilibrata.

Una volta svezzato, il vostro amico dovrà sempre contare su un’alimentazione specifica ed equilibrata, che gli apporti tutte le sostanze nutritive che gli servono, e niente più e niente meno. Perché se è vero che non bisogna fargli mancare niente delle sostanze indispensabili per la crescita, è anche vero che esagerare nel somministrargliele potrebbe causargli problemi e squilibri anche seri.

Rispetto ad un adulto, infatti, un cucciolo presenta necessità diverse. Dovrà fare più pasti al giorno possibilmente ad orari fissi, che garantiscano un apporto vitaminico ed energetico specifico ed equilibrato, per favorire la formazione dei tessuti e dei muscoli; senza mai scordare il giusto apporto di calcio, che consenta uno sviluppo armonioso delle ossa e delle articolazioni, senza forzature.

Per la regolazione e la stabilizzazione del metabolismo dei tessuti connettivi e per un bilanciato sviluppo delle cartilagini articolari è molto utile somministrare al cucciolo/cucciolone un condroprotettorecapace di proteggere le cellule delle cartilagini (i condrociti) dalla degenerazione. In condizioni normali, i condrociti svolgono due funzioni tra loro in equilibrio: da un lato producono nuovi “mattoni” per la costruzione della cartilagine, dall’altro distruggono i mattoni vecchi, garantendo la salute di questo importante tessuto. Assunti per via orale raggiungono le articolazioni si concentrano in maniera specifica nella cartilagine e sono in grado di ricostruire la struttura portante del tessuto stesso, stimolando la produzione di costituenti fondamentali e bloccando i meccanismi responsabili della loro degradazione. Si suggerisce l’uso di “Mesoflex Junior” (un primo ciclo della durata di due mesi a partire dall’età di 4 mesi) e “Mesoflex Forte” (un secondo ciclo della durata di tre mesi a partire dall’età di 8 mesi); nel caso si può sostituire il prodotto “Mesoflex” con altri condroprotettori quali: “VMP Articolare”, “Cosequin” o altri ancora che il Vostro veterinario saprà consigliarvi in merito.

Nel caso in cui decidete di passare a un nuovo alimento, dovrete abituare il vostro cucciolo gradualmente, introducendo piccole quantità del nuovo cibo al posto di quello attuale, fino a sostituirlo completamente nel giro di una settimana/dieci giorni circa.

Scegliete un luogo tranquillo, dove farlo mangiare, che resterà se possibile sempre lo stesso. Utilizzate una ciotola che non si possa rovesciare facilmente e pulitela dopo ogni pasto. Mentre mangia evitate che sia disturbato da rumori e confusione.

I nostri cuccioli sono alimentati con mangime secco tipo Royal Canin Medium Junior fino all’età di nove/dieci mesi, dopodichè con un mangime Super Premium a base di agnello o se preferite di pesce (nel nostro allevamento i nostri cani vengono alimentati con mangime prodotta dalla ditta ENOVA).

Il cibo, nella quantità di circa 400/450 grammi totali giornalieri (quantità massima da raggiungere gradatamente), dovrà essere somministrato in tre razioni (mattino, mezzogiorno e sera) fino ai 5 mesi di età per poi passare a due (mattino e sera). La razione non dovrà mai essere lasciata a disposizione del cucciolo per più di 15 minuti circa.

Al momento dei pasti il vostro cucciolo dovrà essere servito solo dopo il resto della famiglia. Non offrite mai al cucciolo qualcosa dalla vostra tavola.



Ulteriori consigli utili :

In casa abituatelo sin da piccolo a rispettare le vostre abitudini, i vostri orari e le eventuali zone in cui lui non sarà ammesso. Non c’è cucciolo che non combini qualche guaio! Ricordate sempre però, che il cucciolo non ha la nozione del valore delle cose. Se gli permettete di mordicchiare una vecchia ciabatta o un giochino di legno, non potete pretendere che sappia distinguerli dalle vostre scarpe o dalle gambe di un comò Luigi XV.

Perdere le staffe in un caso ed essere tolleranti nell’altro confonde il cucciolo.

Invece di innervosirvi, osservate il cucciolo e cercate di pensare con la sua testa. Provando a ragionare come lui guadagnerete tempo e fatica. Ricordate sempre che un buon padrone è un capobranco affettuoso e protettivo.

Il vero leader non è colui che punisce, ma colui che dispensa felicità.

La specie umana privilegia il linguaggio verbale rispetto a quello gestuale, mentre il cane è molto sensibile al linguaggio gestuale. Il cane pur imparando a riconoscere una serie di parole, reagisce soprattutto al tono della vostra voce. Recepisce cioè tutto quello che il nostro corpo gli comunica con i gesti, gli odori, le espressioni del viso e dello sguardo.

Ogni volta che gli date un ordine dovete chiamarlo per nome, in modo da attirare la sua attenzione. In principio evitate di dargli un ordine mentre è impegnato a giocare.

Dovete avere pazienza e ricordare che il cane va educato poco a poco giorno dopo giorno.

Per evitare che sporchi in casa, abituatelo a mangiare a orari fissi e a portarlo fuori, in giardino o a passeggio, subito dopo. Quando avrà sporcato fuori casa, lodatelo.

Abituatelo a non abbaiare per ottenere qualcosa, a non voler saltare su tavoli, mobili o poltrone. Se, ad esempio, volete abituare il cucciolo a non chiedere da mangiare mentre il resto della famiglia è a tavola, evitate di dargli i resti del pasto e fatelo attendere fuori dalla cucina, possibilmente a stomaco pieno. Presto capirà che non c’è nulla da guadagnare ad appoggiare il muso sulle gambe del padrone, o di un ospite, mentre si è a tavola.

Regalategli un collare morbido e per qualche minuto al giorno mettetegli il guinzaglio, in modo che diventi un oggetto famigliare (inizialmente si può iniziare con una pettorina).

Bisogna abituare il cane all’uso del guinzaglio già a partire dai tre mesi.

Ricordate che il vostro cane ha bisogno di fare un po’ di attività fisica quotidiana.

Le passeggiate non devono trasformarsi in uscite brevissime solo per fare la pipì. Non ha bisogno soltanto di attività fisica in senso stretto, ma anche di uscire in compagnia della propria famiglia: andare in automobile, accompagnarvi a fare la spesa.

Dapprima usate delle sedute di addestramento brevi ma costanti. Congratulatevi con lui quando obbedisce. La migliore ricompensa sono le vostre carezze.

Come abituate il vostro bulldog a rimanere solo in casa (di Dott.ssa Lorella Notari Medico Veterinario Consulente per i Problemi di Comportamento degli Animali da Compagnia).

Ogni cucciolo dovrebbe essere abituato fin dal primo giorno in cui viene adottato a state un po’ per conto proprio.
Questo non vuole affatto dire abbandonarlo ma semplicemente ignorarlo ogni tanto, il che significa anche ignorare le sue richieste di attenzione come mugolii, abbai e grattatine con le zampe.

Dare subito al cane il messaggio “non puoi avere la mia attenzione ogni volta che vuoi perché ho anche altro da fare” è importantissimo per crescerlo in maniera equilibrata ed è il primo passo per abituarlo oltre che all’assenza psicologica e affettiva anche all’assenza fisica del padrone. Quando un padrone ignora ogni tanto il suo cane lo abitua alla sua assenza perché si crea già un certo distacco e quindi il passaggio alla solitudine è meno netto e traumatico.
Molti e seri problemi sorgono quando un cane è abituato alla costante presenza del padrone, e soprattutto di un padrone (o una padrona) che lo coccola molto e risponde a tutte sue richieste di attenzione.
E’ importante avere ben chiaro che non abituare il cane ad essere ignorato e a star solo e rispondere a tutte le sue richieste di attenzione significa promettergli : “ Starò sempre con te, ti darò tutta l’attenzione che chiedi”.
Naturalmente la maggior parte delle persone non sono in grado di mantenere questa promessa e sono poi costretti a lasciare solo il cane che non capirà, rimarrà disorientato e spaventato e reagirà in modo da scaricare la sua carica emotiva. Purtroppo queste reazioni possono essere le più sgradite: grattare e morsicare infissi, distruggere oggetti, abbaiare insistentemente, urinare e defecare in casa.

Lasciare solo un cane senza abituarlo adeguatamente è una vera e propria crudeltà, e le conseguenze sono spesso le manifestazioni emotive di distruttività, vocalizzazioni e deposizioni di urine e feci per tutta la casa.
La maggior parte delle volte poi, a questa crudeltà si aggiunge quella della punizione per i danni fatti.
I cani che distruggono, abbaiano o sporcano se lasciati soli hanno un problema che è ormai frequentemente definito come “Ansia da Separazione”, ma in generale è più appropriato parlare di “Problemi da separazione” cioè tutta quella serie di comportamenti-problema che avvengono in corrispondenza dell’assenza del padrone.

Ecco alcuni consigli pratici per aiutare il cane a rimanere da solo :

  • Abituarsi ad ignorare il cane completamente per almeno mezz’ora tre volte al giorno;
  • Ignorarlo significa non guardarlo, non parlargli, non toccarlo e non fare nulla che abbia a che fare con lui ( non pulire la cuccia, non raccogliere i giochi, non toccare il guinzaglio…);
  • Abituarsi ad ignorare i tentativi di ricerca di attenzione del cane ( saltare addosso, guaire, abbaiare, portare giochi in bocca…), attendere che abbia smesso di “chiedere” per poi chiamarlo e dargli ciò che voleva (carezze, un gioco…);
  • Ignorare completamente il cane ( come nel primo punto) almeno 15 minuti prima di uscire;
  • Ignorare completamente il cane 15 minuti dopo essere rientrati.

Naturalmente non si può pensare di lasciare solo per ore un cane che è sempre stato con il padrone, vezzeggiato e coccolato. Bisognerà essere molto pazienti, cominciando con l’assenza “psicologica”, cioè ignorandolo.

Gradualmente lo si lascerà solo in una stanza della casa e solo quando si sarà abituato in casa si comincerà ad uscire, aumentando il periodo di assenza a poco a poco.

Un riepilogo delle regole più importanti:

  • il cane entra per ultimo in casa, i membri della famiglia entrano sempre per primi;
  • quando qualcuno torna a casa saluterà prima tutti i membri della famiglia e solo in un secondo momento il cane;
  • siete voi a decidere quando iniziare e concludere attività comuni;
  • premiare sempre il cane, se è stato ubbidiente, con una ghiottoneria, accarezzandolo e lodandolo;
  • Se vi sembra che il vostro bulldog voglia fare qualcosa di proibito distraetelo con un rumore;
  • “punite” il cucciolo solo nel momento in cui si comporta in modo sbagliato. In seguito non sarà più in grado di collegare la punizione al suo comportamento e non potrà comprendere il motivo del vostro gesto;
  • la correzione dovrebbe essere una sorpresa sgradita per il cucciolo, ma non deve però spaventarlo;
  • in caso di comportamento sbagliato, sia ignorare il cucciolo che rifiutarlo sono metodi di correzione molto appropiati;
  • dopo una correzione riportare il cucciolo, se possibile, alla situazione di partenza e non esitate a premiarlo subito, se questa volta si comporta correttamente;
  • non urlate mai in modo isterico con il vostro cucciolo se non segue un vostro comando, ma rimproveratelo con voce tranquilla e profonda, esprimendovi in modo coerente;
  • non picchiate mai il vostro cucciolo! Questi metodi distruggono il rapporto di fiducia tra voi e lui;
  • Non togliete mai al vostro cucciolo l’acqua o il cibo per punirlo.

E’ l’ora del bagnetto

Le operazioni di pulizia, molto importanti, non sempre sono gradite al cucciolo. Cercate di abituarlo sin dall’inizio all’igiene, con periodiche spazzolature del pelo (almeno una volta alla settimana) e facendo in modo che il momento della pulizia sia per lui piacevole.

La calma e la pazienza che riuscirete a mantenere vi aiuteranno a evitare che il momento della pulizia diventi uno stress per voi e per il vostro cane.

Importante è la pulizia delle pieghe facciali, del sottocoda e delle orecchie. Per la prima si può utilizzare del cotone imbevuto con acqua borica o meglio con Clorexiderm Gel, mentre per la terza si deve utilizzare un detergente auricolare (ad es. EPIOTIC, Clorexiderm Oto ecc.), avendo cura di massaggiare alla base dell’orecchio e successivamente pulendo il padiglione auricolare esterno con del cotone. Dovete abituare il cucciolo a lasciarsi pulire le orecchie.

I cani che fanno vita sedentaria non usano abbastanza le unghie. Queste crescendo eccessivamente, possono disturbare il movimento e addirittura compromettere l’equilibrio del cane. In questo caso le unghie vanno tagliate, badando a non esagerare (il limite max è determinato dal vaso sanguigno ben individuabile guardando l’unghia in controluce: zona rosa).

Si può iniziare a lavare periodicamente il vostro cucciolo dopo i sei mesi di età, avendo cura di asciugarlo bene dapprima con un panno e poi con un getto di aria calda. Prima di tale età si potrà pulire il cucciolo mediante un panno spugna imbevuto in una soluzione di acqua tiepida e aceto di mele (diluire in una bacinella di acqua circa mezzo bicchiere di aceto) e successivamente strizzato. In alternativa in commercio potete trovare numerosi prodotti specifici per la pulizia del vostro cane, quali salviettine e simili.

Quando sarà possibile lavare il vostro bulldog con l’acqua, fate attenzione alla temperatura che dovrà essere mantenuta costantemente tiepida e badate a non fare entrare acqua nelle orecchie del cane (onde evitare delle fastidiose otiti). Ricordate però una cosa fondamentale: mai lavare il cane con il vostro shampoo. Usate sempre uno shampoo per cani. In casi di prurito, pelli sensibili o irritate risulta utile uno shampoo più delicato quale Allercalm della Virbac, Ribes Pet Shampoo o simili.

Il vostro bulldog cambia il pelo due volte all’anno, in primavera ed in autunno. La caduta del pelo sarà più frequente, se vive in un appartamento molto riscaldato e se la sua cuccia si trova vicino a una fonte di calore.

Attenzione agli ospiti indesiderati

Una passeggiata all’aperto in primavera o in estate, il contatto con altri cani, ed ecco che tornate a casa in compagnia di ospiti indesiderati: pulci e zecche possono, infatti, aver scelto come loro nuova… residenza, la pelliccia del vostro bulldog!

Per reazione al morso della pulce il cane si gratta fino a provocarsi vere e proprie lesioni. Se poi è anche allergico alla saliva della pulce, potrà essere afflitto da una dermatite pruriginosa, che si manifesterà con foruncoletti, croste e perdita di pelo sulla schiena, sul dorso e all’attaccatura della coda. Se ingerita, la pulce può trasmettere la tenia.

Le zecche invece si attaccano alla pelle del cane con i rostri, per succhiare il sangue. Possono trasmettere malattie molto pericolose anche per l’uomo.

Eliminare i parassiti che hanno scelto di vivere tra il pelo del cane è perciò indispensabile, ma non basta. E’ importante trattare contemporaneamente la casa, e in particolare i luoghi dove il vostro bulldog soggiorna (brandine, cucce, divani, tappeti ecc.).

Quindi si consiglia l’uso periodico di prodotti capaci di colpire uova, larve e parassiti adulti ottimi sono i prodotti “spot-on” per cani, capaci di proteggere contro pulci, zecche e zanzare (ad es. Avocate) contenuti in pipette monodose di semplice applicazione (fate attenzione alla fascia di peso consigliato quando le acquistate).

Per quanto riguarda i parassiti interni invece le cose sono leggermente diverse. I vermi intestinali possono provocare gravi danni alla salute del cane.

Per scongiurare il pericolo di infestazioni è necessario un iniziale controllo delle feci e poi un periodico trattamento da effettuare almeno ogni sei mesi con prodotti specifici (ad es. DRONTAL PLUS).

Nei mesi primaverili ed estivi oltre ai tradizionali ectoparassiti (zecche e pulci) in Italia, come in altri paesi dell’area mediterranea, è diffusa la presenza delle zanzare. Le zanzare soprattutto durante la stagione calda rappresentano un grave problema per la salute del cane; infatti possono trasmette attraverso la loro puntura una malattia pericolosa: la filariosi cardiaca. Per questo motivo oggi è importante prevenirla; questo rischio può essere evitato con l’uso di prodotti specifici (ad es. Interceptor, Cardotek ecc.).

Attenzione la prevenzione della filariosi cardiaca deve essere effettuata elusivamente sotto il controllo del medico veterinario.

 

Bull & Grapes Bulldogs

di Fabiano Dalprà